13 GENNAIO 1960 – MUORE SIBILLA ALERAMO
13 GENNAIO 1960 – MUORE SIBILLA ALERAMO
Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio detta Rina, nasce ad Alessandria il 14 agosto del 1876. Dopo un’adolescenza travagliata, segnata dalla terribile depressione della madre, si sposa con un impiegato della azienda industriale del padre dal quale avrà un figlio. Il suo impegno femminista non si limita unicamente alla scrittura ma si concretizza in battaglie attive per l’emancipazione delle donne. I difficili rapporti familiari la portano ad abbandonare marito e figlio e a trasferirsi a Roma nel febbraio del 1902. La sua figura è anche nota per le tormentate relazioni con molti personaggi dell’epoca, primo fra tutti il poeta Dino Campana. Le sue carte sono custodite per lascito presso la Fondazione Gramsci in Roma. Tra le opere più importanti si ricordano: Una donna (1906); Il passaggio (1919); Andando e stando (1921); Amo dunque sono (1927) ; Diario di una donna. Inediti 1945-1960 (pubblicato postumo nel 1975).