20 APRILE 1945 – BERLINO ATTACCATA DAI SOVIETICI
20 APRILE 1945 – BERLINO ATTACCATA DAI SOVIETICI
Il primo fronte bielorusso iniziò il bombardamento su Berlino. All’interno della città erano presenti 94094 uomini provenienti da tutti i rami dell’esercito e delle SS, ma non solo. Oltre a volontari stranieri delle Waffen-SS (estoni, svedesi, norvegesi, spagnoli, francesi, finlandesi, danesi) erano presenti anche poliziotti, pompieri e membri della milizia popolare “Volkssturm” comprendente giovani e anziani armati in maniera spesso inadeguata. Oltre alla milizia è nota la presenza di ragazzi molto giovani appartenenti all’organizzazione “Hitlerjugend”. La battaglia per la conquista della capitale del terzo reich terminò con una grande perdita di vite umane. In totale infatti, considerando anche gli scontri nei sobborghi della città, morirono circa : 125.000 soldati tedeschi e 95.000 civili (per la maggior parte donne, bambini e anziani) mentre i russi ebbero 135.000 morti. Da precisare che gli storici ipotizzano numeri di morti più elevati, in quanto il numero preciso è impossibile da calcolare. Se da una parte la battaglia era finita, le violenze e le sofferenze nei confronti dei cittadini tedeschi erano appena iniziate. Dopo la conquista di Berlino, all’armata rossa venne concesso di “sfogarsi” sulla popolazione inerme e terribilmente affamata. Gruppi di soldati sovietici “rastrellavano” le strade, saccheggiando le case, uccidendo gli anziani e stuprando le donne. Purtroppo neanche i bambini furono risparmiati”.