24 FEBBRAIO 303 – L’IMPERATORE DIOCLEZIANO EMANA UN DECRETO PER PERSEGUITARE I CRISTIANI
24 FEBBRAIO 303 – L’IMPERATORE DIOCLEZIANO EMANA UN DECRETO PER PERSEGUITARE I CRISTIANI
La Persecuzione di Diocleziano (o Grande Persecuzione) fu l’ultima e la più grave persecuzione nei confronti dei cristiani nell’impero romano. Nel 303 d.C., gli imperatori Diocleziano, Massimiano, Galerio e Costanzo Cloro emisero una serie di editti volti a revocare i diritti legali dei cristiani e ad esigere che si adeguassero alle pratiche religiose tradizionali romane. Editti successivi presero di mira il clero e richiesero il “sacrificio universale”: ordinarono a tutti gli abitanti di offrire un sacrificio agli dèi pagani. La persecuzione variava in intensità in tutto l’impero, più debole in Gallia e in Britannia, dove fu applicato solo il primo editto, e maggiore nelle province orientali. Le leggi persecutorie furono annullate da diversi imperatori in tempi diversi, ma Costantino con l’Editto di Milano di Licinio (del 313) segnò definitivamente la fine della persecuzione.