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Massimo Gallo

ABC

TECNICA PSICOLOGICA: ABC

(Autrice della scheda: Nadia Pagliuca)

Tecniche affini e altri nomi attribuiti alla tecnica
Analisi cognitivo-comportamentale del sintomo.
Analisi funzionale.
Diario ABC.

Tag
Tipologia tecnica: azione, pensiero, materiale.
Consigliato per: disturbi alimentari, disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi di personalità, disturbi ossessivi-compulsivi, dipendenza da sostanze, dinamiche relazionali, life skill.
Setting: individuale.
Area/Paradigma clinico: psicoterapia cognitivo comportamentale.

Per quali situazioni è maggiormente indicata
La tecnica può essere impiegata in tutte le fasi della consulenza per aiutare i pazienti a gestire diverse situazioni di disagio come ansia, depressione, disturbi alimentari e disturbi di personalità.

Obiettivi ed effetti attesi
• Rendere il paziente consapevole della connessione presente tra pensieri, emozioni e comportamenti.
• Creare le condizioni per poter intervenire, modificando cognizioni, emozioni e/o comportamenti.

Cosa viene detto e viene fatto
Durante la prima fase dell’intervento psicologico viene spiegato al paziente in cosa consiste tale strumento e a cosa serve, facendo degli esempi concreti. È importante che il paziente venga istruito e guidato nella compilazione del diario ABC in seduta e che venga invitato a usarlo a casa. Per esempio, al paziente che abusa di alcol si chiede di identificare l’antecedente (A) al comportamento problematico: il paziente potrebbe dire che l’episodio è accaduto quando era a casa da solo. Gli si chiede poi di individuare i pensieri e le convenzioni (B) associati alla situazione: il paziente per esempio potrebbe dire che ha pensato <<Non so cosa fare da solo>>, e <<Sono inutile>>. Infine, gli si chiede di individuare le emozioni e i comportamenti conseguenti (C): per esempio, il paziente potrebbe indicare che ha provato noia e tristezza e che ha fatto ricorso all’alcol.

L’intervento psicologico può proseguire chiedendo al paziente di intervenire, insieme allo psicologo, modificando A, B e/o C. Per esempio: il paziente potrebbe modificare l’antecedente evitando di stare da solo a casa; oppure modificare i pensieri dicendo a sé stesso una frase differente, come <<Questo è un momento per stare con me stesso>>; oppure intervenire sulle emozioni, attraverso un servizio di regolazione emotiva, come la respirazione diaframmatica o, ancora, sul comportamento, individuandone uno alternativo al bere, come per esempio fare una telefonata a un amico.

Presupposti teorici all’utilizzo della tecnica
• Le conseguenze emotive non sono legate direttamente alla situazione che la persona vive (l’antecedente), ma sono mediate dai pensieri e dalle convinzioni.
• Monitorando situazioni, pensieri, emozioni e comportamenti, la persona può acquisire consapevolezza di sé.
• I propri pensieri e convinzioni possono essere messi in discussione e sostituiti con altri più attinenti alla realtà, in modo da modificare le proprie reazioni emotive e comportamentali.

Testi che ne fanno menzione
David D., Jay Lynn S., Ellis A. (2010), Rational and irrational beliefs. Research, theory and clinical practice, University Press Inc., Oxford.
Di Giuseppe R. A., Doyle K. A., Dryden W., Backx W. (2013), Manuale di terapia razionale emotiva comportamentale (trad. it.), Raffaello Cortina Editore, Milano 2104.
Ellis A. (1990), L’autoterapia razionale-emotiva. Come pensare in modo psicologicamente efficace (trad. it.), Erickson, Trento 2015.
Galeazzi A., Meazzini P. (2004), Mente e comportamento. Trattato italiano di psicoterapia cognitivo-comportamentale, Giunti, Firenze.

Tabelle/Schemi/Allegati
A (Antecedente)
– Sono a casa da solo
B (Pensieri e convinzioni)
– “Non so cosa fare da solo”
– “Sono inutile”
C (Conseguenze emotive e comportamentali)
– Noia
– Tristezza
– Ricorrere all’alcol

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