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Massimo Gallo

FORMALE E INFORMALE

FORMALE E INFORMALE

La norma linguistica varia anche a seconda degli àmbiti in cui usiamo la lingua. Quando parliamo, o scriviamo, produciamo dei testi veri, inseriti in una realtà concreta: parliamo con i nostri familiari, ci rivolgiamo al nostro datore di lavoro, interveniamo in un dibattito, scriviamo una lettera al sindaco della nostra città. In tutti questi casi possiamo distinguere diversi livelli di comunicazione, chiamati registri, che richiedono una tipologia di linguaggio differente a seconda della situazione comunicativa: informale, semi-informale, formale.

Le regole grammaticali sono più o meno flessibili a seconda del contesto: se chatto al computer con il mio amico, posso permettermi di scrivere xké (al posto di perché), cmq al posto di comunque o usare un numero spropositato di punti esclamativi, cosa che non si dovrebbe fare quando si scrive una lettera destinata alla professoressa dei nostri figli o una relazione per un consiglio d’amministrazione. Parlando fra amici, possiamo anche dire a me mi piace o passami ‘sto libro, mentre in contesti più formali, dove il nostro comportamento – anche

quello linguistico – deve essere più “sorvegliato”, dobbiamo rispettare le regole grammaticali (a me piace, passami questo libro)! Possiamo dirci capaci di parlare e scrivere correttamente quando siamo in grado di scegliere tra le diverse possibilità di “linguaggio”, passando da un registro all’altro, secondo la situazione comunicativa in cui ci troviamo.

Le regole che governano l’uso linguistico sono inoltre strettamente legate all’evoluzione sociale e culturale di una comunità.

Ci sono regole che sono cambiate sotto i nostri stessi occhi. I nostri nonni, ad esempio, davano del voi ai loro genitori: ora sarebbe davvero impensabile. Fino a qualche anno fa, se un alunno scriveva ho visto Gino e Luca e gli ho detto di stasera al posto di ho detto loro di stasera veniva considerato un po’ “somaro” e l’errore era corretto con un bel rigo rosso. Come possiamo notare, invece, l’uso di gli al posto di loro si è ormai affermato, sia nell’uso informale sia in quello formale.

DA SAPERE

Quando abbiamo capito e imparato le regole che governano la nostra lingua e sappiamo usarle correttamente, solo allora possiamo permetterci ogni tanto di trasgredire, per dare vigore, colore, o connotazioni particolari a quello che diciamo o scriviamo.

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