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Massimo Gallo

ERNEST HEMINGWAY (1899-1961)

ERNEST HEMINGWAY: IL MAESTRO DELLA PROSA AMERICANA

Ernest Miller Hemingway nacque il 21 luglio 1899 a Oak Park, Illinois, un sobborgo di Chicago. Figlio di Clarence Edmonds Hemingway, un medico, e Grace Hall Hemingway, una musicista, Ernest crebbe in una famiglia benestante e ben educata. Trascorse gran parte della sua infanzia a Walloon Lake, nel Michigan, dove sviluppò una passione per la natura e l’avventura.

Gioventù e Prima Guerra Mondiale. Dopo il diploma di scuola superiore nel 1917, Hemingway non frequentò l’università, ma iniziò a lavorare come reporter per il Kansas City Star. Nel 1918, durante la Prima Guerra Mondiale, si arruolò come autista di ambulanze per la Croce Rossa Americana sul fronte italiano. Fu gravemente ferito a Fossalta di Piave, un’esperienza che influenzò profondamente la sua scrittura e la sua visione della vita.

Gli Anni a Parigi. Nel 1921, Hemingway sposò Hadley Richardson e si trasferì a Parigi, dove lavorò come corrispondente estero per il Toronto Star. A Parigi, entrò in contatto con la comunità di scrittori e artisti modernisti della “Lost Generation”, tra cui Gertrude Stein, F. Scott Fitzgerald e Ezra Pound. Il suo primo romanzo, “The Sun Also Rises” (1926), fu ispirato da questo periodo e divenne un successo immediato.

Successo Letterario e Vita Avventurosa. Negli anni ’30 e ’40, Hemingway continuò a scrivere e a vivere una vita avventurosa. Pubblicò opere celebri come “A Farewell to Arms” (1929), basato sulle sue esperienze di guerra, e “For Whom the Bell Tolls” (1940), ispirato dalla sua partecipazione come giornalista nella Guerra Civile Spagnola. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu presente allo sbarco in Normandia e alla liberazione di Parigi.

Gli Ultimi Anni e il Premio Nobel. Nel 1954, Hemingway vinse il Premio Nobel per la Letteratura per il suo contributo alla narrativa americana. Tuttavia, gli ultimi anni della sua vita furono segnati da problemi di salute e depressione. Dopo un grave incidente aereo in Africa nel 1954, soffrì di dolori cronici e malattie. Si trasferì a Ketchum, Idaho, dove visse fino alla sua morte per suicidio il 2 luglio 1961.

L’Eredità di Hemingway. L’eredità di Ernest Hemingway è immensa. Le sue opere, caratterizzate da uno stile di prosa chiaro e conciso, hanno influenzato generazioni di scrittori. Romanzi come “The Old Man and the Sea” (1952), che gli valse il Premio Pulitzer, e racconti come “The Snows of Kilimanjaro” rimangono pietre miliari della letteratura mondiale. Hemingway è ricordato non solo per la sua scrittura, ma anche per la sua vita avventurosa e il suo spirito indomabile.

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La costante ricerca del pericolo, le esperienze estreme e il troppo amore per la natura che si trasforma in violenza per il desiderio di penetrarla più profondamente. “Un paradosso lo so, un vero paradosso”: Ernest Hemingway concede l’intervista impossibile che tutti i suoi lettori vorrebbero ascoltare.

Documentario RAI
Grandi autori
Interviste impossibili

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Amore e guerra è il binomio che accompagna gran parte della vita di Ernest Hemingway, tra i più importanti scrittori del Novecento, morto suicida a 62 anni. Sposato quattro volte, Hemingway è sul fronte della prima e della seconda guerra mondiale, e tra un conflitto mondiale e l’altro, sui campi di battaglia della guerra civile spagnola, schierato dalla parte dei repubblicani. Un personaggio che il professor Mauro Canali racconta con Paolo Mieli in questa puntata di “Passato e Presente”. La vita avventurosa di Hemingway filtra anche nei suoi romanzi di grande successo: da “Addio alle Armi” a “Per chi suona la Campana”, fino a “Il vecchio e il mare”, ultimo lavoro che gli vale il Premio Nobel nel 1954.

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Storia
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